San Michele

San Michele

San Michele: l’isola del silenzio nella laguna veneziana 

L’isola di San Michele è un luogo di riflessione  e pace. Conosciuta come l’isola-cimitero della città, San Michele ha una bellezza solenne e  un’atmosfera di quiete che la rendono unica nella laguna veneziana. 

L’ultimo riposo in una città sull’acqua 

A causa della sua natura geografica, Venezia ha sempre affrontato la sfida di trovare spazio per  seppellire i suoi defunti e l’isola di San Michele è diventata la soluzione a questo problema. A partire  dal XIX secolo, su decreto napoleonico, l’isola ha iniziato a ospitare le tombe dei veneziani,  diventando l’unico cimitero della città. 

Architettura e paesaggio 

La Chiesa di San Michele in Isola, progettata da Mauro Codussi, è un esempio  preminente di architettura rinascimentale. La sua facciata bianca e le  sue forme eleganti contrastano con il verde dell’isola e il blu della laguna circostante. 

Mentre si passeggia tra i viali alberati del cimitero, si può notare una varietà di tombe, alcune  semplici e sobrie, altre elaborate e monumentali. Ogni tomba racconta una storia, e molte di esse  appartengono a personaggi illustri, artisti, scrittori e altre figure di spicco. 

Un luogo di memoria e arte 

Molti visitatori vengono a San Michele per rendere omaggio a personalità famose sepolte qui. Tra  queste, si possono citare Igor Stravinsky, Ezra Pound, Emilio Vedova, Diaghileff, Herrera.

Perché San Michele merita una visita 

Visitare un cimitero potrebbe non sembrare l’attività più ovvia per un turista a Venezia, ma San  Michele offre una riflessione sulla transitorietà  della vita. 

Curiosità sull’isola 

Prima di diventare un cimitero, l’isola di San Michele era sede di un monastero camaldolese e un importante centro culturale ;  da ricordare fra’ Mauro realizzatore di un celebre mappamondo nel 1450.